Intervento PBS di correzione dell’alluce valgo (e delle patologie dell’avampiede)

L’intervento PBS di correzione dellalluce valgo utilizza un metodo chirurgico che richiede una profonda conoscenza delle dinamiche funzionali del piede e della sua anatomia, così come una particolare esperienza e capacità di gestione dei problemi di carico.

La tecnica PBS lavora sulla correzione dell’alluce valgo e dei difetti e patologie dell’avampiede e prevede di gestire in modo innovativo e rispettoso le caratteristiche specifiche di ciascun paziente. In questo senso, supera alcuni dei problemi posti dalla numerose tecniche proposte nel tempo per questo tipo di chirurgia, proponendo un approccio diverso che consiste nel lasciare libere le micro fratture correttive dopo il riallineamento, in modo che la guarigione avvenga secondo il carico reale e non secondo standard prefissati. La vera novità PBS, quindi, consiste superare la convinzione che ogni frattura necessiti di un’immobilizzazione per poter guarire.

Pur essendo una tecnica microinvasiva e con un tempo di recupero molto rapido, è pur sempre un intervento chirurgico, e deve essere preso in considerazione solo nei casi in cui le alterazioni del piede comportino dolore e difficoltà alla deambulazione, dopo aver chiarito con il paziente quelli che sono, in generale, le possibilità ed i limiti dell’intervento.

I vantaggi del metodo PBS

I vantaggi concreti del sistema chirurgico PBS che utilizza la tecnica percutanea sono molti:

• è un intervento mini invasivo
• è rapido
• consente, nella gestione post operatoria, di camminare immediatamente
• non prevede l’inserimento di viti, fili o chiodi.

Il tutto si traduce in un recupero precoce della funzione del piede e, quindi, del benessere psico-fisico del paziente.

L’importanza della personalizzazione

La tecnica PBS si fonda sul rispetto delle leggi della biomeccanica e della fisiologia del piede, e permette una personalizzazione dell’intervento. In ogni singolo caso, ricerca l’angolo di frattura più idoneo al paziente, per essere più efficaci nei risultati, proprio dal punto di vista anatomo-funzionale. Anche la fase di bendaggio successiva all’intervento è fondamentale per una guarigione fisiologica, nella spontanea ristrutturazione del piede, evitando stress che potrebbero emergere da un’immobilizzazione arbitraria. Per questo la fase di bendaggio è un altro aspetto su cui viene realizzata la massima personalizzazione, con i più alti benefici per la persona.

Come funziona?

Prima dell’intervento

L’intervento chirurgico è solo una delle fasi che compongono il Percorso PBS per la cura dell’alluce valgo, ed è sempre preceduto da una visita ambulatoriale specialistica. Il professionista parte del team PBS valuta la situazione del paziente, l’eventuale esigenza di intervenire e l’impossibilità di procedere con terapie conservative.

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Le fasi dell’intervento PBS all’alluce valgo

1. La preparazione

Anestesia Locale 20/30 minuti prima dell’intervento

Esistono molte tecniche per ottenere l’anestesia chirurgica del piede. Per le particolarità della chirurgia percutanea, che richiede un’immediata mobilità dell’arto e la necessità di ottenere una buona analgesia post operatoria, viene scelta più di frequente il blocco della caviglia. Questo tipo di anestesia, conosciuta come “ankle block”, è un’anestesia locale selettiva, che sopprime la sola sensibilità dolorifica (rimane, ad esempio, invariata la sensibilità al tatto). L’associazione con un ansiolitico, somministrato prima della esecuzione del blocco, rende questa anestesia ben tollerata dalla maggioranza dei pazienti.

Lavaggio e disinfezione del piede

Il piede viene lavato con una soluzione sterile e viene praticata la disinfezione antimicrobica.

2. L’intervento

La correzione delle deformità e la modificazione delle ossa dell’avampiede avviene utilizzando piccole frese chirurgiche di derivazione odontoiatrica, che vengono introdotte attraverso incisioni della cute di 2-3 millimetri. Le frese sono guidate dalla mano del chirurgo che “vede” le ossa e gli strumenti stessi attraverso un particolare apparecchio radiologico. L’assenza totale di mezzi di sintesi (viti o fili), consente alle fratture di guarire secondo le “necessità” del piede, e al paziente di poter camminare immediatamente dopo l’intervento.

3. La fase post operatoria

Fasciatura, bendaggio funzionale e appoggio del piede

Al termine dell’intervento chirurgico viene realizzato un bendaggio specifico, Taping, studiato e messo a punto dall’équipe medica, che non dovrà essere rimosso o modificato fino al primo controllo. Segue l’appoggio immediato del piede per ricercare, da subito, il corretto approccio fisiologico per il riassestamento del piede.

A distanza di circa 15/20 giorni viene fissato un primo controllo, nel corso del quale viene cambiata le medicazione, ridotto il bendaggio e sostituita la scarpa post-operatoria con una scarpa propria, comoda (tipo da ginnastica di 1 o 2 taglie più grandi).

Possono poi seguire più visite di controllo, in base alla gravità della patologia trattata, e dopo 45 giorni si procede con il controllo radiografico del carico ortostatico.

Dove puoi trovare la tecnica PBS per l’intervento all’alluce valgo?

L’équipe medica PBS riceve e opera in diversi ambulatori e cliniche distribuite in tutt’Italia e all’estero. La strumentazione PBS, selezionata e personalizzata dall’équipe medica, è soggetta a continue migliorie qualitative con il procedere delle innovazioni tecnologiche.

Il trattamento chirurgico può essere eseguito anche in Day Hospital, non essendo indispensabile il ricovero. Lo stesso giorno dell’intervento, mediante l’uso di calzature post-operatorie e di un bendaggio personalizzato, è possibile poggiare i piedi in terra e camminare normalmente senza l’uso di stampelle.

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